Prima di venire a vivere a Milano mi capitava raramente di mangiare sola fuori casa. Cioè, pranzare o cenare in un locale si traducevano in momenti conviviali, non erano certo necessità.
Poi quasi 11 anni fa, ormai, sono approdata nella città dove a pranzo mangiare è un’attività del tutto strumentale e quasi mai associata al piacere di farlo. Stavo, sola, in un ufficio in Corso Como, avevo due ore di pausa pranzo e tutte le persone che conoscevo (bene) lavoravano dall’altra parte della città. Inizialmente mi facevo 20 minuti di metro per andare e 20 per tornare per poter pranzare a casa, spiluccando quel che il mio fidanzato di allora mi faceva trovare pronto. Accendevo la TV, facevano Beautiful (secondo me lo fanno ancora) e un moka da 4 di caffè spesso non bastava per darmi la giusta energia per (ri)uscire e tornare in ufficio.
Così mi sono arresa e ho iniziato a provare, sola, tutti i bar, ristoranti e localini della zona: beh mi si è aperto un mondo. Da allora mangiare da sola – fuori casa – non è più stato un problema: diversamente da altri non mi intristisco nel vedere la tavola apparecchiata per una sola persona, anzi. Mi sento finalmente autorizzata a osservare con attenzione e in modo quasi morboso tutto quel che mi circonda e ascoltare le conversazione degli sconosciuti è facilissimo (oltre che parecchio interessante).
Due settimane fa ho però fatto un passo ulteriore e mi sono finalmente data anch’io al social eating partecipando a una Cinecena, ovvero una cena ispirata a un tema cinematografico. Organizzate da Cooking Movies in collaborazione con Cucina In, le #Cinecene permettono a chiunque voglia parteciparvi, previa iscrizione e versamento della ‘quota’, di sedersi attorno a un tavolo con altre persone (sconosciute, a meno che non si voglia andare in gruppo, ma, a mio parere, il divertimento viene un po’ a mancare) gustare un intero menu preparato dallo chef Gualtiero Villa e giocare, insieme ai propri compagni di squadra e in competizione con le altre formazioni, a indovinare i titoli degli spezzoni dei film che vengono proiettati all’interno di Cucina In.
La squadra che vince porta a casa un ricco bottino di leccornie date in dotazione dagli sponsor dell’iniziativa, ma, in ogni caso, tutti i concorrenti vengono omaggiati con una golosa gift bag.
Io mi sono divertita moltissimo e il caso ha voluto che fossi nella squadra che ha vinto il primo premio, nonostante il mio contributo sia stato praticamente nullo. Ho conosciuto persone nuove che non so se rivedrò o no, ma con le quali è stato facilissimo condividere non solo una cena, non solo le conoscenze cinematografiche, ma anche fatti personali che spesso si riescono a raccontare più facilmente a chi non ti conosce.
La Cinecena Thriller (questo era il tema dello scorso 13 novembre) mi ha lasciato in testa due considerazioni:
- una è che fare cose nuove, senza aspettative e con la sana incoscienza che dovrebbe sempre accompagnarci porta – sempre – qualcosa di buono;
- la seconda è che stare ad aspettare che qualcosa di straordinario succeda è pura fantascienza e che quindi tanto vale godersi tutto fino in fondo, paure e delusioni comprese.
La prossima Cinecena, a tema natalizio, è stata organizzata per il 4 dicembre. Per maggiori informazioni clicca qui.