La domanda che mi assilla è: una buona ricetta è quella che fa del suo ingrediente principale il punto di forza, portandolo a sovrastare tutti gli altri o quella che lo nasconde e lo cela, ma che senza non sarebbe mai la stessa? Ho passato in rassegna un bel po’ di piatti che amo e sono arrivata alla conclusione che se nei ravioli al tartufo, quest’ultimo celasse troppo io mi incazzerei e che se nella amatriciana il peperoncino si facesse sentire tanto quanto piace a Enne mi incazzerei uguale. Indi per cui alla domanda qui sopra una risposta univoca non esiste, almeno per me.
Esiste invece da venerdì sera la mia passione, che non ho celato, per un cocktail che prende il nome di Grand Rouge: a base di Grand Marnier è un’esplosione di dolcezza e freschezza che accontenta palati, come il mio, che amano essere accarezzati. Purea di fragole, succo di pompelmo e il sempreverde ‘sweet & sour‘ completano una composizione che lascia incantati: il Grand Marnier c’è, ma si sente il giusto. Se non ci fosse, però, questo drink non sarebbe entrato nella top ten delle mie papille.
L’occasione per gustarlo è stata l’iniziativa (“à la parisiens chics“) che Grand Marnier ha lanciato a Milano a partire dal mese scorso: la città sta infatti ospitando una sorta di tour dell’atmosfera chic, tipica di Parigi, che Grand Marnier, appunto, vuole esaltare e portare all’interno dei locali milanesi. Tra le installazioni del giovane designer emergente Gio Tirotto che rivisita i luoghi simbolo di Parigi e Grand Marnier e uno staff con un outfit interamente ispirato allo stile francese, al Just Cavalli venerdì sera spiccava il colore rosso, a riprendere le cromie dell’iconica bottiglia Cordon Rouge, la prima e più celebre versione del distillato, nato nel 1880 da Louis-Alexandre Marnier-Lapostolle.
Complice un weekend piovoso e una casa calda e accogliente, mi sono lasciata un po’ trasportare da pensieri, fantasia e, con l’aiuto di Pinterest (il mio account è questo), mi sono proiettata in ognuna delle ambientazioni qui sotto e, sì, tra le mani avevo sempre una Red Bubble colma di Grand Rouge :).