Quando ero bambina, ma anche quando ero adolescente o comunque più giovane di ora, rimanevo basita nel sentire i miei genitori ammettere di non ricordare più il nome di un compagno di scuola, di un’amica del mare, di qualcuno incontrato tempo prima o comunque di chicchessia conosciuto in qualsivoglia occasione. Io, che scandivo a memoria gli ‘appelli’ di tutte le classi frequentate, che riuscivo a ricordare i nomi dei miei numerosi colleghi universitari e che credevo di essere dotata di un dono perenne, trovavo che fosse impossibile non riuscire a richiamare alla mente informazioni tanto semplici.
Poi il tempo è passato e solo ora riesco a capire che non ricordare è normale, anzi è quasi legittimo. Il tempo è una cosa strana: all’inizio ne hai tantissimo, in abbondanza e se non fai una cosa è quasi sempre perché non ne hai voglia e non perché è il tempo che ti manca. Poi succede tutto il contrario: ritagliarsi dei momenti diventa difficile. Ti sembra di aver già tagliuzzato gran parte di un foglio a tua disposizione e ricavare degli spazi soddisfacenti non è impossibile, ma sicuramente complicato. Guardi alle cose che vorresti fare con un pizzico di malinconia: “ah! se avessi potuto farle con la testa di ora, ma con il tempo di allora”. E invece tocca arrangiarsi, e bene, con quello che si ha.
Mentre scrivo penso che dovrei essere (almeno) al telefono con la mia amica, quella che è sempre là da tanti di quegli anni che a pensarci mi commuovo. E che però non vedo da almeno un mese anche se abitiamo a meno di un’ora di distanza. Penso che dovrei avere il tempo per uscire con lei, allontanare smartphone e orologio e fare come facevamo un tempo quando le sigarette non bastavano mai e le chiacchiere erano infinite. Penso che parte di quelle persone di cui ricordo ancora il nome e magari anche qualche momento passato insieme, dovrei averle vicine più spesso. Smettere di trincerarmi dietro gli impegni che sì, è vero ho, ma che potrei anche organizzare diversamente. Riprendere possesso del sapore che i momenti passati con chi ami ha.
Non sostituisce i momenti che vorrei con almeno qualcuna di queste persone, ma sicuramente mi aiuta a fare un passo avanti e così ho mandato una cartolina alla mia amica Silvia, proprio adesso. E’ quella che vedete qui sopra: a darmene l’opportunità è stato il nuovo concorso di Fernet-Branca, #sopratuttonoi che invita chiunque voglia a dedicare del tempo, di qualità, alle persone che davvero contano nella propria vita. Un piccolo gesto, a tema amore, amicizia o libertà, che deve servire come primo passo verso una vita più consapevole di ciò che è davvero importante. E che ti fa pensare che c’è un tempo per tutto: anche per ricordarsi di chi conta, facendoglielo sapere.