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Ci piace culturale: gli ultimi libri del 2019

Dicembre 29, 2019

gli ultimi libri del 2019

Se nella prima parte del 2019 ho letto meno di quel che avrei voluto, lo stesso è successo negli ultimi sei mesi anche se, con tutto quello che è successo, così male non è poi andata (aggiungi anche questi titoli).
Tra le letture affrontate vengono annoverati libri che finiscono giù dalla torre senza nemmeno pensarci un attimo e altri libri che invece volentieri ti consiglio.

Tra questi ultimi ho scelto i 5 che ho preferito (non in ordine di preferenza):

  • Le Assaggiatrici, Rosella Postorino

Durante la Seconda Guerra Mondiale pare che a un gruppo di donne venne dato l’ingrato, quanto obbligatorio, compito di assaggiare il cibo che avrebbe dovuto successivamente mangiare Hitler per assicurarsi che non fosse avvelenato. Rosella Postorino parte da quella che ormai sembra essere molto più di una leggenda metropolitana e racconta la storia di una di loro sottolineandone gli aspetti tanto personali quanto sociali.

Mi ha fatto lo stesso effetto de L’Arminuta o de La più amata ossia quello di non riuscire più a staccarsi dalle pagine, dalle parole, dalle situazioni. Che ti rimangono addosso anche molto tempo dopo aver terminato la lettura.

Amato moltissimo, lo consiglio ancora di più.

  • Stoner, John Williams

Era in wishlist da tanto e l’ho divorato nei giorni scorsi. Stoner è la storia del suo omonimo protagonista, un uomo normale, dalla vita banale e poco felice. Eppure la forza di questo romanzo sta nell’apparente nulla che racconta. Succede poco e quel poco che succede non è davvero niente di che.

Però, se ben ci pensi, così è la vita della maggior parte delle persone: un concatenarsi di eventi, alcuni più positivi di altri, che difficilmente conducono però a condizioni diverse da quelle di partenza. Williams con Stoner ci ricorda che ogni vita è valevole di essere raccontata e che in ogni esistenza, anche la più semplice, esiste una chiave di lettura più profonda di quanto si pensi.

Felice di averlo letto.

  • Kafka sulla spiaggia, Haruki Murakami

La doverosa premessa da fare è che Murakami o lo ami o lo detesti. Se ti innervosisce il racconto del surreale, l’apparente mancanza di logica nel dipanamento dei fatti e la sottile, ma persistente angoscia che si insinua in ogni parola dei suoi romanzi, lascia perdere in partenza.
Se invece, come me, hai sempre più voglia, pagina dopo pagina, di capire dove vuole andare a parare, non avere dubbi e buttati a capofitto nella lettura.

Senza raggiungere le vette di WTF de L’uccello che girava le viti del mondo (tra i miei preferiti dei suoi), Kafka sulla spiaggia ben difende la bandiera dell’irreale annegato nella quanto più reale quotidianità. Raccontare la trama è impossibile a meno di uno spoiler. E poi Murakami sta alla letteratura quanto Woody Allen sta alla cinematografia: se lo ami, lo affronti a prescindere di quello che ti racconterà.

  • Un dolore così dolce, Dave Nicholls

Come per ogni libro oltremodo esposto sui social media (l’editore, Neri Pozza, ha fatto una campagna di influencer marketing sul titolo di tutto rispetto) ho affrontato la lettura con una buona scorta di pregiudizio. Arrivata alla fine, mi sono ricreduta. Pur non essendo una delle narrazioni che preferisco (non ho problemi ad ammettere che preferisco i libri “complessi”, “pesanti” e di non facile lettura a quelli “leggeri”), non è eccessivamente retorica (la storia è quella di un primo amore adolescenziale, mai dimenticato) come me la sarei aspettata. Le pagine scorrono veloci e hanno il pregio di farti riportare a galla sentimenti, ricordi e sensazioni che – almeno per me – erano rimaste sepolte nei tardi anni Novanta.

Consigliato, soprattutto se sei nato alla fine degli anni ’70-inizio degli ’80.

  • Sabato, Ian McEwan

Quando poco sopra scrivevo che amo i libri di lettura più difficile che facile, mi riferivo (anche) a un titolo come Sabato, 300 pagine quasi senza dialoghi (e quindi di scrittura fittissima) che raccontano quel che accade in poco più di 24 ore nella vita di un medico inglese che, suo malgrado, si trova a gestire una situazione estremamente critica per sé e per la sua famiglia.

Di McEwan avevo letto solo Espiazione, apprezzandolo molto. In wishlist, ora, si sono aggiunti Cortesie per gli ospiti e Miele.

 

[Ieri sera ho iniziato Limonov, di Emmanuel Carrère e per ora è un grande sì]

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Categoria: Libri, Ultime Notizie Tag: libri, libro

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