L’arte (contemporanea) è di chi la fa e di chi la compra. E gli altri cosa fanno? Stanno a guardare?? In realtà no, o almeno non tutti.
Un po’ per cultura e un po’ per mancate possibilità, l’arte contemporanea è un piccolo fortino difesissimo dalle mure alzate da chi la considera materia d’élite. Forse è davvero così, forse è vero che non tutti possono capirla, ma certo è vero anche che tutti dovrebbero avere la possibilità di avvicinarsi e poi magari di capire che non la possono comprendere o che forse, al contrario, si deve semplicemente guardare.
E’ partendo da questa convinzione che con ART-Sharing abbiamo deciso di intraprendere un percorso che vuole avvicinare l’arte contemporanea a settori di business che per loro natura e per loro scelta ne sono sempre rimasti lontani. Questo consente prima di tutto alle aziende di utilizzare l’arte, direttamente o non, come mezzo per la propria comunicazione. E, secondariamente, permette a un bel po’ di persone di approcciare l’arte in modo più ‘easy’.
Esperimenti di avvicinamento dell’arte alla gente ce ne sono stati e ce ne sono parecchi, in Italia meno e all’estero sempre di più. Voglio segnalare il progetto portato avanti con successo dagli amici di Contaminate NYC che con coraggio e perseveranza portano il talento di giovani artisti in luoghi tanto inusuali, quanto affascinanti.
Sempre a NY era notizia di qualche mese la nascita e la proliferazione di gallerie domestiche: non più luoghi maestosi dedicati solo all’arte, ma vere e proprie abitazioni come spazi espositivi, per allontanare le opere da luoghi considerati inavvicinabili, per renderle più ‘vicine’ e, aggiungo io, per contenere i costi che le gallerie di solito richiedono. Ma qui, almeno a me, sorge una domanda: siamo sicuri che sia più semplice suonare un campanello ed entrare nella casa di uno sconosciuto, piuttosto che varcare la soglia di una galleria, per sua natura pronta ad accogliere chiunque voglia entrarci?
Noi con il nostro progetto siamo partiti qualche mese fa dal FashionCamp e continuiamo stasera con l’evento ‘L’Arte incontra l’Auto‘ a Como presso Autorimessa Franco.
Nicola Padovani esporrà le sue opere accanto alle automobili presenti all’interno di Autorimessa Franco. Alcuni quadri sono stati realizzati apposta per l’occasione, site specific si direbbe, e portano l’auto al centro della loro narrazione. E’ in questo modo che l’arte si avvicina all’auto, ma si avvicina anche al cliente che solitamente varca la soglia dell’Autorimessa per acquistare una nuova vettura, per sistemare un freno, uno stop o chissà che altro.
E’ il primo passo, e speriamo non sia l’unico, verso una cultura d’impresa che voglia tenere in considerazione l’arte come mezzo per comunicarsi, non solo ad alti livelli, ma anche nel contatto diretto con le persone.
Se volete stasera vi aspettiamo a Como in via Varesina 199 dalle 18:30 alle 21:30.