Il mondeghilo sembra innocuo, ma non lo è. Quando ti conquista e ti innamora infatti, è subdolo. Ne hai avuto uno? Beh sappi che non ti basterà. Ne vorrai un altro e poi un altro ancora e se ti dovesse capitare di restare senza per anni, quando lo rincontrerai sarà come non averlo mai lasciato e ricadrai nel baratro della cucina popolare.
I mondeghili, chiamati da sempre dalla sottoscritta in modo errato, polpetta delle nonna, li ho mangiati sin da quando ero piccola. Uno dei tanti piatti forti della nonna (appunto) con cui sono praticamente cresciuta, era una di quelle certezze culinarie alle quali aggrapparsi durante i momenti di crisi della propria infanzia (tipo aver litigato con la compagna di classe o dover frequentare la lezione di catechismo il giovedì pomeriggio..).
Piatto tipico milanese e baluardo della cucina popolare e povera, fatta di avanzi riciclati creativamente e sapientemente, i mondeghili devono la loro origine alla dominazione spagnola in quel di Milano: in spagnolo, infatti, ‘polpetta’ si dice ‘albondiga’ e pare che ‘mondeghilo’ sia una sua diretta derivazione.
Spariti per anni dalla mia vita e dalla mia dieta, ci sono riprecipitati violentemente e con enorme piacere (mio) ieri, quando ho avuto modo di partecipare a una food holiday tutta italiana (milanese a dir la verità): la Giornata del Mondeghilo. Presa la scusa che quest’anno restOpolis ne ha supportato la nascita e la diffusione presso alcuni ristoranti della città, ho voluto immergermi nei sapori della mia infanzia e in quelli della città che da ormai nove anni mi sta ospitando.
Ieri quindi il mondeghilo ha funzionato su di me come la madeleine su Proust e, avendo provato entrambi (mondeghili e madeleine) vi assicuro che i primi sono di gran lunga più goduriosi e soddisfacenti delle seconde.
Sulla rete si trovano tante ricette di mondeghili e pur essendo tutte quante piuttosto coerenti e omogenee io vi elenco gli ingredienti dei miei, quelli che non ho mai cucinato, ma che sicuramente proverò a fare e che, in ogni caso, rimangono custoditi nel mio cuore e nella memoria delle mie papille.
Per preparare i (miei) mondeghili vi servono:
- carne per arrosti o per bolliti (n.b. per essere davvero mondeghili la carne non dovrebbe essere fatta cuocere ex novo, ma dovrebbe già essere stata cotta per altri motivi – es. per fare l’arrosto o il bollito, appunto – poi avanzata e quindi riutilizzata per lo scopo);
- mortadella;
- uova;
- prezzemolo;
- pane raffermo grattuggiato;
- grana padano grattuggiato;
- sale;
- pepe;
- burro.
La Giornata del Mondeghilo è un’iniziativa di Milano Golosa.