Hai presente quando incontri chi ti fa quelle domande che tu stessi ti eri posto, ma alle quali non avevi mai dato abbastanza respiro perché potessero avere una risposta sincera? Quelle persone che ti mettono, in senso positivo, con le spalle al muro e con le quali, a un certo punto, non sai come, ti trovi così tanto a tuo agio da poter dire qualunque cosa e sapere che se anche presa inizialmente nel verso sbagliato poi verrà capita?
Ecco. Quelle sono le persone che ti mettono in crisi, che ti fanno risvegliare da un torpore e che ti fanno venire voglia di improvvisare. Che mica sempre improvvisare vuol dire fare le cose senza pensarci troppo. Anzi: a volte vuol dire iniziare a fare quelle cose che pensavi di non poter fare e di fregartene sul come andrà. Sono quelle persone che inconsciamente ti aprono gli occhi su parti di te che pensavi che neanche esistessero e che ti fanno capire che oh, cazzo, sei tenera, dolce e pure un po’ romantica. Che sei acida per difesa, mica (solo) per natura, che sei più empatica di quel che credevi e che quando queste persone le incontri le riesci a capire. Che ti viene voglia di abbracciarle queste persone e di dire loro che andrà tutto bene, perché loro non lo sanno, ma tu lo senti che la strada la troveranno, che un certo punto la matassa si risolverà in un filo morbido da intrecciare.
E poco importa che il desiderio sia quello di intrecciarlo insieme, quel filo morbido, perché in fondo sai che quel che provi è affetto incondizionato e che quando le vedrai intrecciare quel maledetto filo lì, sia che dall’altro capo ci sia tu, sia che ci sia qualcun altro, tu sarai felice. Perché ci avevi visto giusto e perché queste persone saranno felici. E se una volta ti hanno detto che felici lo erano perché felice lo eri tu, tu provi lo stesso, senza nemmeno sforzarti.
Sono quelle persone che innescano il cambiamento proprio quando pensavi di essere cambiata già abbastanza, proprio quando eri convinta che era di tranquillità che avevi bisogno e non di un meteorite. Che ti ha investito, che ti ha lasciato prima senza e poi con troppe parole e poi ancora con un silenzio che non è assordante, ma è, semplicemente, silenzio.
E queste persone le vorresti avere accanto, senza troppe pretese e senza piani. In leggerezza, a condividere qualcosa che non sai come si chiama, ma che sai che è bello. E quando è bello vale sempre la pena. Prima o poi, solo nella tua testa o anche nella vita, è bello e vale la pena.
Grazie persona: ora so cosa vuol dire “ognuno prende la strada che può“.