Hai presente quando scopri una canzone che non sai bene perché ti piace da impazzire e inizi ad ascoltarla a nastro senza pensare che poi, nonostante tutti gli sforzi che farai, non riuscirai mai più a non associarla a quel determinato momento? Ecco, io credo che a me stia succedendo con 1973 di James Blunt che ho praticamente ‘consumato’ all’interno della cabina che mi è stata assegnata qualche settimana fa sulla Costa Diadema, la nuova ammiraglia di Costa Crociere che ho potuto vivere e visitare durante l’evento organizzato in occasione del suo battesimo ufficiale.
Come ho già scritto qui per me si è trattato della prima volta su una nave da crociera, per la prima volta ho camminato su pavimenti di velluto, lungo corridoi che, credimi, sembrano non finire mai e circondata da persone che sono un vero e proprio piacere per chi, come la sottoscritta, avrebbe voluto fare l’antropologo sociale.
Genova, che nei giorni scorsi ha vissuto i soliti momenti di terrore e difficoltà dovuti alle pesanti piogge di stagione, lo scorso 6 novembre ha però voluto salutare la Costa Diadema con un cielo splendido regalandoci un tramonto che riempiva occhi e cuore.
Sebbene abbia scoperto che no, non sono una tipa da crociera e che forse è il viaggio con lo zaino in spalla quello che mi serve in questo momento della vita, la nave ha un fascino tutto suo, fatto di luci, colori, rumori e… allegria. E ho pensato che le coppie che decidono partire in crociera si devono proprio amare tanto e sì, questo me le fa un po’ invidiare.
Della Costa Diadema racconterò nei prossimi giorni più approfonditamente su The Old Now.