Durante i miei corsi di social media marketing spiego quanto mi stia piacendo che l’arte – o meglio le istituzioni che se ne occupino – stia cercando di rendersi quanto più accessibile possibile. Si inizia dalla comunicazione digitale che musei, gallerie ed enti culturali hanno intensificato, soprattutto negli ultimi anni, facendo di un bene davvero esclusivo, un contenuto altrettanto inclusivo. Imparare l’arte è una cosa semplice perché anche se non ce ne si accorge, si è totalmente e continuativamente immersi in essa.
La notizia della collezione di Vans per MoMA (il Museum of Modern Art di New York) fa incontrare un prodotto iconico come le sneakers con un contenuto alto e conosciuto, come quello rappresentato dall’arte contemporanea. Disponibili online e nei negozi del brand, i nuovi prodotti di Vans ripercorrono una (bella) parte della storia dell’arte moderna, riproducendo le opere di Salvador Dalì, Vasily Kandinsky e Claude Monet su scarpe, T-shirt e accessori del brand.
Robin Sayetta, responsabile delle Partnership presso MoMA, afferma che l’obiettivo di questa collaborazione è proprio fare in modo che l’arte (moderna) diventi appannaggio di un’audience sempre più vasta. E se la moda è uno dei migliori veicoli di comunicazione, l’arte su un prodotto fashion corre il rischio di diventare virale.
La partnership include anche il lancio di 10 prodotti “iconici” di Vans rivisitati in chiave MoMA, disponibili anche per i bambini (in un post dello scorso anno mi sono divertita a spiegare perché è importante educare i più piccoli all’arte: se vuoi leggerlo lo trovi qui).