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La Locanda dei Buoni e Cattivi

Dicembre 2, 2013

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Vi piacciono i posti con una storia? A me sì. Se la storia poi è positiva ne vado matta, un po’ come succede per le limited edition della qualunque.

A Cagliari c’è un ristorante/b&b che porta con sé non solo i sapori di una cucina rigorosamente a Km 0, non solo il comfort di una villa anni ’60 che ha conservato gli ambienti e gli arredi originali della casa signorile, ma anche, soprattutto, una storia rara che ha avuto un finale altrettanto inaspettato.

La Locanda dei Buoni e Cattivi, prima di tutto, nasce sulla carta: la Fondazione Domus de Luna aveva intenzione di aprire un locale che potesse aiutare a sostenere persone in qualche modo disagiate. Il progetto Make a Change – movimento per il business sociale  pubblicava, più o meno nello stesso periodo (2010), il concorso per l’imprenditoria sociale Il più bel lavoro del mondo. Il passo dalla proposta dell’idea alla vincita del bando è stato  quasi automatico: la Locanda dei Buoni e Cattivi in poco tempo è diventato un progetto concreto che dà attualmente lavoro a 18 persone, la maggior parte delle quali proviene da comunità di accoglienza.

Madri sole e disagiate, così come ragazzi che hanno alle spalle una storia difficile (molti vengono segnalati alla Locanda dal Tribunale dei Minori e dai servizi sociali) trovano in questo posto una possibilità di riscatto e di nuova inclusione sociale. E’ il lavoro a renderli finalmente autonomi in maniera legale, a permettere loro di costruirsi un’identità al di fuori dell’ambiente fino ad allora frequentato ed è sempre il lavoro il ponte che gli permette di costruirsi una famiglia al di là di quella ‘biologica’.

Va detto che la Locanda si fa promozione senza puntare troppo sull’aspetto sociale: il rischio sarebbe quello di ‘far pena’ e attirare i clienti solo per questo motivo. L’obiettivo è quindi sempre stato quello di offrire la più alta qualità sia in termini di accoglienza, sia in termini di ristorazione.

Pane, dolci e pasta sono rigorosamente fatti in casa. Lo chef, che come i fondatori della Locanda ha sposato al 100% il progetto diventando una vera e propria guida per i ragazzi che lavorano con lui, propone un menu ricercato che cambia di settimana in settimana vista la predilezione per ingredienti a Km. 0.

Per maggiori informazioni sulla Locanda dei Buoni e Cattivi: www.locandadeibuoniecattivi.it

Per informazioni su Make a Change e sul bando attualmente aperto: www.makeachange.it e www.makeachange.it/il-piu-bel-lavoro-del-mondo.

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Categoria: Food Tag: food, imprenditoria sociale, make a change, ristorante

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Mi chiamo Raffaella Amoroso, vivo e lavoro a Milano dove mi occupo di digital marketing come freelance.

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